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INGREDIENTI PER DUE PERSONE:
– 160 g di farro
– 100 g di polpo
– 100 g di pomodorini
– Due cucchiai di granella di mandorle
– Prezzemolo q.b.
– Un cucchiaio di olio extravergine di oliva

PROCEDIMENTO:
Iniziare dal polpo, pulirlo e lessarlo. Lasciar cuocere per circa 20 minuti.
Scolare e tagliare a pezzetti. Trasferire in una ciotola e aggiungere i pomodorini anch’essi tagliati a pezzetti, l’olio, il prezzemolo e mescolare bene. Lasciare almeno 30 minuti in modo che i sapori degli alimenti si possano unire.
Cuocere il farro e scolare. Condire con il contenuto della ciotola e mescolare.
Impiattare e cospargere di granella di mandorle.


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INGREDIENTI:
– 70 g di carote
– 50 g di patate
– Due cucchiaini di parmigiano
– Due cucchiai di albume
– Due cucchiai di latte vegetale
– Sale
– Noce moscata q.b.

PROCEDIMENTO:
Pelare le carote e le patate e tagliarle a cubetti.
Lessare in un pentolino con acqua per circa 10 minuti, scolare e lasciar raffreddare.
Oppure cuocere per 5 minuti al microonde.
Trasferire in un mixer insieme a tutti gli altri ingredienti.
Trasferire il composto in pirottini antiaderenti e cuocere in forno alla temperatura di 180 gradi
per circa 20 minuti o in friggitrice ad aria alla stessa temperatura per circa 10 minuti.

 

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Ingredienti:
– 60 g di lenticchie rosse decorticate
– Acqua q.b.
– 150 g di melanzane
– 50 g di corn flakes
– Sale
– Basilico q.b.
– Olio extravergine di oliva q.b.

Procedimento:
In una ciotola con l’acqua calda mettere le lenticchie in ammollo, l’acqua deve superare di poco il livello delle lenticchie.
Trasferire in un mixer e frullare. Trasferire in una casseruola sul fuoco medio e mescolare di continuo fino ad ottenere una
consistenza densa e cremosa. Trasferire in una pirofila e lasciar rassodare in frigo per tutta la notte.
Il giorno dopo, iniziare della preparazione delle melanzane, lavare e togliere le estremità e tagliare a listarelle spesse o a cubetti e cuocere in friggitrice ad aria secondo il programma preimpostato oppure in forno ventilato su una teglia rivestita con carta da forno per circa 30
minuti a 180 gradi.
Estrarre il tofu di lenticchie dal frigo, dovrá risultare gelatinoso, sformare e tagliare a cubetti.
In un piatto fondo sbriciolare i corn flakes e ricoprire i cubetti di tofu alle lenticchie.
Cuocere in friggitrice ad aria a 180° per circa 10 minuti oppure in forno ventilato per circa 15 minuti.
In una ciotola unire il tofu di lenticchie, le melanzane, il basilico e condire con un filo d’olio extravergine d’oliva.

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HAMBURGER  VEG

 

INGREDINETI:

– 150 g di fagioli cannellini lessati
– Mezza fetta di pane di segale
– 10 g di scaglie di mandorle
– 1 cucchiaino di succo di limone
– Sale
– Farina di riso q.b.

PROCEDIMENTO:

Frulla i fagioli, unisci il pane di segale leggermente inzuppato nell’ acqua, amalgama gli ingredienti. Se il mix risultasse troppo morbido unisci un po’ di farina di riso. Poi aggiungi metà delle mandorle tritate e forma degli HAMBURGER. Passali  nella farina di riso e cuocile in forno ventilato su una teglia rivestita con carta da forno a 180 ͦper circa 20 minuti.

 


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SALMONE IN CROSTA DI PISTACCHI  CON SALASA DELICATA AL LATTE DI SOIA E CURCUMA

 

INGREDIENTI (per una persona):
– 200 gr di salmone
– 60 g di granella di pistacchi
– Succo di mezzo limone
– 1 cucchiaio di olio EVO
– Sale, prezzemolo e spezie a scelta QB
Per la salsa:
– Latte di soia QB
– Farina 0 QB
– Curcuma QB

 

PROCEDIMENTO :

Preriscaldare il forno statico a 170°.
Marinare il filetto per mezz’ ora in una emulsione di limone, olio e prezzemolo. Ungere una pirofila ed adagiarci il filetto marinato
Tostare la granella di pistacchi per qualche minuto in una padella antiaderente sul fuoco, distribuire uniformemente sul pesce, infornare e cuocere 25/30 minuti a seconda della tipologia di forno.
Preparare la salsa emulsionando, ad occhio, un mezzo bicchiere di latte di soia, farina
e curcuma.
Servire sul pesce, una volta sfornato.


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Il gonfiore addominale è un fastidio dovuto ad alcuni cibi che causano la formazione di gas.

Soffrire di gonfiore intestinale e stomaco gonfio significa ritrovarsi alle prese con una spiacevole sensazione di pienezza e di tensione a livello di stomaco e intestino.

A volte il problema è ben visibile. Infatti, il gonfiore può essere associato a distensione addominale e la pancia si può letteralmente gonfiare come un pallone.

Cominciamo col dire che la dieta “sgonfia-pancia” deve prevedere cibi dal basso potere fermentativo e combinarsi ad uno stile di vita altrettanto sano ed equilibrato.

Per sgonfiare la pancia ci sono cibi da preferire e altri da limitare senza privarsene completamente perché CIBO è GIOIA, dunque basta avere solo qualche piccola accortezza nella vostra alimentazione.

La frutta è un alimento fondamentale per il nostro benessere, ma l’elevato contenuto di zuccheri e fibre possono provocare disagi intestinali e gonfiare la nostra pancia.

Se il fruttosio è eccessivo rispetto alla capacità dell’intestino ad assorbirlo oppure mancano i trasportatori (Glut 5 e 2) il fruttosio viene fermentato dalla flora batterica del colon e provoca gonfiore

 

CIBI DA PREFERIRE
  • Frutta (1 frutto): ananas, banana, arancia, limone, mandarino, kiwi, uva, melone, frutti di bosco, fragole
  • Frutta secca: mandorle (massimo 10 pezzi), nocciole (massimo 10 pezzi), noci, pinoli e semi di zucca, di girasole, di lino, di sesamo
  • Ortaggi: bietole, broccoli (massimo 60 g), carote, cetrioli, fagiolini, finocchi (massimo 45 g), zucchine, lattuga, pomodori, erbe aromatiche (tutte), melanzane, patate, sedano (massimo 20 g), spinaci, zenzero
  • Dolciumi: cioccolato fondente (con moderazione)
  • Bevande: acqua, birra (35 cl), caffè (con moderazione), tè, vino
  • Latte e suoi derivati: formaggi a pasta dura e prodotti lattiero-caseari senza lattosio
  • Legumi: lenticchie e ceci in scatola
  • Carne e pollame non trasformati, pesce, uova, tofu
  • Cereali: avena, grano saraceno, mais, riso, amaranto, miglio, sorgo, quinoa (in generale tutti quelli senza glutine)
CIBI DA LIMITARE 
  • Frutta: albicocche, anguria, avocado, cachi, ciliegie, datteri, fichi, mango, mele, more, pere, pesche, prugne, nespole
  • Frutta secca: anacardi e pistacchi
  • Ortaggi: aglio, asparagi, barbabietole rosse, carciofi, cavolfiore, cipolla, funghi, mais, porri, topinambur, zucca trombetta
  • Cereali: grano, orzo, kamut, segale
  • Carne: brodo e salsicce
  • Legumi: ceci secchi, edamame, fagioli, fave, lenticchie secche, piselli secchi
  • Latte e suoi derivati: yogurt, kefir, formaggi a pasta molle, latte di mucca, capra e pecora, gelato
  • Dolciumi: miele, melassa, sciroppo d’agave
  • Bevandebevande alcoliche tra cui rum e vino dolce, succhi di frutta
6  FRUTTI DA LIMITARE SE SOFFRI DI GONFIORE ADDOMINALE

 

Il gusto della mela è molto importante
Mele, pere, angurie e mango sono frutti ad elevato quantitativo di fruttosio, lo zucchero per eccellenza che provoca gonfiore addominale.

 

 

 

 

Composizione di molte varietà di pesche. pesche di frutta fresca.
Albicocche, pesche oltre a succhi di frutta e a frutta disidratata  contengono elevato quantitativo di polioli, zuccheri che causano gonfiore addominale se assunti in quantità eccessiva.

 

 

 

 

6 FRUTTI DA PREFERIRE IN CASO DI GONFIORE ADDOMINALE

 

kiwi, arancia, limone, mirtilli rossi, ananas, banana non troppo matura sono frutti ideali per chi soffre di gonfiore addominale. Sono ricchi di fibre vegetali e acqua, assorbono gli zuccheri, migliorano la digestione e il funzionamento intestinale.

 

 

 

 

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Dimagrire o perdere peso, le differense

 

Perdere peso vuol dire calare il proprio peso corporeo perdendo liquidi e massa magra (= muscolo) così da avere un fisico tendenzialmente flaccido e mollo nonostante la riduzione delle circonferenze.

Dimagrire significa invece convertire la massa grassa in muscolo (=massa magra).

Se si perdesse 1 kg di grasso e la massa magra aumentasse di 1 kg, la bilancia non segnerebbe alcuna differenza. Da un punto di vista clinico questo è già un risultato perché sta a dire che il peso del grasso si sta trasformando in peso muscolare.

Per capire se stiamo dimagrendo in modo corretto la tradizionale bilancia non basta!

È necessario uno strumento che analizzi la composizione corporea, la Bioimpedenziometria.

La bioimpedenziometria è una tecnica basata sulla resistenza che l’organismo oppone al passaggio di una corrente alternata a frequenze fisse. La resistenza o meglio la bioimpedenza è determinata dalle caratteristiche di conducibilità dei tessuti che compongono il corpo grasso, la massa magra, ecc….

E’ chiaro che l’ obiettivo è dimagrire sostituendo la massa grassa con quella magra ed avere un corpo tonico e sano.

L’amore per se stessi è alla base di ogni cosa è quindi importante non dimenticare di Vivere, Mangiare e Sorridere. 

E’ possibile dimagrire mangiando con gusto, facendo attenzione ad abbinare gli alimenti in modo sano e corretto.

Mettersi a dieta potrebbe persino risultare facile e divertente. Correggere le scorrette abitudini alimentari permette di dimagrire senza rinunciare a qualche sfizio e al gusto, semplicemente imparando ad accostare gli alimenti in modo corretto.

 

La fame è il sintomo naturale del tuo corpo che ha bisogno di più cibo.
Quando abbiamo fame, lo stomaco può “ringhiare” e sentirsi vuoto, oppure potremmo avere mal di testa, irritabilità o incapacità di concentrazione. Tra un pasto e un altro dovrebbero passare diverse ore, ma ciò non succede a tutti per vari motivi:

  1. Troppo presi a contare le calorie non mangiamo abbastanza
  2. Ci tuffiamo in eccessive restrizioni
  3. Trascuriamo troppo i nostri desideri per rispettare regole troppo drastiche.

 

La vera dieta non è restrizione, ma benessere quindi è importante eliminare alcune cattive abitudini:

Fame emotiva o alimentazione emotiva
E’ errato definire di “fame emotiva”, un disturbo alimentare
La medicina ci insegna che episodi emotivi dei pazienti non stimolano la sensazione di fame, ma stimolano il desiderio di assumere tralasciando lo stimolo della fame.
Un’esperienza emotiva può spingere ad assumere cibo e ad utilizzarlo come regolatore emotivo.

E’ quindi corretto parlare di assunzione di cibo emotiva o semplicemente di ALIMENTAZIONE EMOTIVA riferendoci ai momenti in cui si usa il cibo per gestire le emozioni, pur senza percepire la fame.
Inoltre, l’assunzione di cibo in seguito a vissuti emotivi, quando inserita in un contesto di vita naturale e quando non associata a pensieri e/o a comportamenti disfunzionali, non è patologica.

 

 

Abbuffarsi di nascosto

 

Abbuffarsi vuol dire mangiare in un determinato lasso di tempo una quantità di cibo maggiore rispetto a quella che si mangerebbe solitamente nello stesso tempo e avere  la sensazione di perdita di controllo durante l’episodio che solitamente avviene di nascosto.

 

 

Mangiare è correlato agli stati d’ animo che viviamo è quindi importante trovare un equilibrio mentale per potersi alimentare in maniera sana. Abbuffarsi di nascosto è un circolo vizioso che va fermato alla nascita.

E’ importante lavorare su di noi, dobbiamo accettarci e rispettarci, solo così possiamo capire di quanto amore abbiamo bisogno prima di tutto da noi stessi per poi condividere i nostri sentimenti.

 

Rifugiarsi nelle abbuffate di cibo nuoce alla salute e alla psiche che non accetterà ulteriormente il nostro comportamento e le nostre condizioni fisiche.

Amarsi e rispettarsi è la terapia più giusta.

 

Fame notturna

 

La fame nervosa notturna, detta anche sindrome dell’ alimentazione notturna o NES (night eating syndrome) è un problema di cui soffrono o hanno sofferto molte più persone di quanto tu possa pensare. La sindrome da alimentazione notturna è un disturbo dell’ alimentazione che va generalmente a braccetto con altri due problemi: il disturbo dell’ umore e quello del sonno.

L’ incontrollato desiderio di cibo porta, i soggetti che ne soffrono, a fare spuntini frequenti caratterizzati da un esagerato contenuto di calorie.

Le cause di questo problema possono essere diverse:

  • Durante la giornata mangi troppo poco
  • Usi il cibo per affrontare lo stress
  • Soffri di disturbi del sonno
  • E’ diventata abitudine

Tre consigli che potranno aiutarti a risolvere questo disturbo sono:

  • Regolare l’ alimentazione durante il resto della giornata con pasti piccoli, frequenti e senza mai abbuffarsi
  • Bere anziché mangiare di notte
  • Fare un’ attività fisica costante.

Non sempre è facile accettare un dolce offerto.
Non sempre è facile riuscire a mangiare ciò che si desidera.
Non sempre è facile accettarsi per quello che si è.

 

4 segnali che indicano un buon rapporto con il cibo sono:

 

  • godersi il cibo senza pensare d’aver rovinato tutto;
  • aver smesso di contare le calorie;
  • riconoscere il senso di sazietà;
  • accettare il cibo offerto senza sensi di colpa

Persone giuste al nostro fianco e un pizzico di forza di volontà, sono gli ingredienti giusti per riuscire ad avere un rapporto felice con il cibo ed iniziare a goderne…perché il cibo va goduto.

 

 

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L’anemia da carenza di ferro si verifica quando l’organismo non ha livelli di ferro sufficienti a produrre l’emoglobina.

L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi che si lega all’ossigeno e lo trasporta attraverso il sangue per alimentare muscoli, tessuti e organi

I sintomi di un’ anemia da carenza di ferro cambiano nel corso del tempo. Inizialmente possono essere lievi, perché l’organismo si approvvigiona dai depositi di ferro presenti sotto forma di ferritina.

Ritroviamo il ferro nei cibi che mangiano abitualmente in forma di ferro emico, se si tratta di alimenti di origine animale, o ferro non emico, nei vegetali. Il ferro emico viene assorbito molto velocemente dall’organismo e in quantità elevate, mentre il ferro non emico viene assorbito solamente per il 10%.

 

 

Alcuni sintomi che posso indicare che il ferro nel nostro organismo è basso sono:

Affaticamento e debolezza, pallore, insonnia, mal di testa, vertigini e capogiri, dolore toracico, mani e piedi freddi

 

I 6 alimenti da preferire per limitare questo problema sono:

 

 

Verdure a foglia verde

 

 

 

 

Carne di tacchino

 

 

 

 

Farina di soia

 

 

 

 

Legumi

 

 

 

 

Funghi secchi

 

 

 

 

Frutta secca

 

 

 

Invece, le persone che sviluppano anemia, dovrebbero limitare l’assunzione in corrispondenza dei pasti di alcuni alimenti che ostacolano l’assorbimento di ferro, come i latticini, il caffè, il e il cioccolato

 

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6 alimenti salutari per te e il tuo cane

 

Ecco 6 alimenti che puoi condividere con il tuo amico a 4 zampe e che fanno bene anche a te.

 

Riso: carboidrato nobile ed altamente digeribile che contiene poche fibre (che nel cane dovrebbero stare intorno al 3/5%), scarsa fermentazione, privo di glutine (pro infiammatorio), non contiene grassi, aumenta il senso di sazietà, bassa allergenicità, contiene ferro, zinco e manganese, lisina, elevata appetibilità.

 

 

 

Patate: carboidrato utilizzato spesso per aumentare il tenore delle feci (astringente), fonte di potassio, fibre, vitamine A, B, C, potassio e zinco. Se mature e consumate cotte, eliminando la parte subito sottostante alla buccia il discorso della solanina non è più valido.

 

 

 

I benefici della carne di pollo nella dieta dei cani sono gli stessi di quelli nell’uomo, ma nel cane attenzione perché specialmente quelli a pelo bianco possono risultarne allergici.

 

 

 

Zucchine: comunemente utilizzate per aumentare il contenuto di fibre ed acqua, sono ricche di vitamine, minerali e povere di calorie.

 

 

 

Le Carote sono ottimi antiossidanti, buona fonte di vitamina A, potassio e fibre.

 

 

 

Cous cous: ottima alternativa al riso, contiene selenio (ottimo antiossidante), fibre alimentari, proteine, vitamina B-6 e magnesio. Contiene glutine quindi va sempre valutata la sua tolleranza.

 

 

 

 

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Come sostituire il burro nei dolci

 

Il burro è un alimento molto utilizzato in cucina sia per ricette dolci che salate.  Nonostante abbia un sapore più gustoso, per intolleranze, specie al lattosio, o per la fatica a digerirlo, o per seguire un’alimentazione vegana o più semplicemente perché si desidera cucinare piatti più leggeri e salutari è ormai frequente la necessità di sostituirlo con altri ingredienti più delicati e digeribili

Se per diversi motivi non puoi utilizzare burro nelle tue ricette è possibile sostituirlo con altri ingredienti senza rinunciare ad un buon risultato.

 

Il burro di arachidi è un ottimo sostituto del burro tradizionale in particolare per i dolci, soprattutto quelli più duri, come biscotti e crostate.

Il dosaggio sarà equivalente a quello indicato nella ricetta

 

 

 

L’ olio extravergine di oliva è particolarmente utilizzato per  sostituire il burro perché è un ingrediente sano e dal gusto molto marcato

Saranno sufficienti 60 g per ogni 100 g di burro

 

 

 

Un’ altra alternativa al burro è lo yogurt: l’ingrediente perfetto per realizzare dolci morbidi e soffici.  Gli intolleranti al lattosio potranno sostituire il burro con lo yogurt di soia.

100 g di burro possono essere sostituiti con 125 g di yogurt.

 

 

 

La ricotta è un ulteriore sostituta del burro ed è possibile aggiunge un pò di latte per renderla più morbida.

A 100 g di burro  corrispondono 125 g di ricotta. 

 

 

 

Un ulteriore alternativa al burro è l’ olio  di semi che con il suo sapore neutro e delicato sarà un degno sostituto del burro.

Sostituite 80 g di olio di semi  per 100 g di burro

 

 

 

 

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