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Nutrizione e Psicologia

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DIMAGRIRE O PERDERE PESO

3 Dicembre 2022by menochilipiusorrisiadmin0

Dimagrire o perdere peso, le differense

 

Perdere peso vuol dire calare il proprio peso corporeo perdendo liquidi e massa magra (= muscolo) così da avere un fisico tendenzialmente flaccido e mollo nonostante la riduzione delle circonferenze.

Dimagrire significa invece convertire la massa grassa in muscolo (=massa magra).

Se si perdesse 1 kg di grasso e la massa magra aumentasse di 1 kg, la bilancia non segnerebbe alcuna differenza. Da un punto di vista clinico questo è già un risultato perché sta a dire che il peso del grasso si sta trasformando in peso muscolare.

Per capire se stiamo dimagrendo in modo corretto la tradizionale bilancia non basta!

È necessario uno strumento che analizzi la composizione corporea, la Bioimpedenziometria.

La bioimpedenziometria è una tecnica basata sulla resistenza che l’organismo oppone al passaggio di una corrente alternata a frequenze fisse. La resistenza o meglio la bioimpedenza è determinata dalle caratteristiche di conducibilità dei tessuti che compongono il corpo grasso, la massa magra, ecc….

E’ chiaro che l’ obiettivo è dimagrire sostituendo la massa grassa con quella magra ed avere un corpo tonico e sano.

L’amore per se stessi è alla base di ogni cosa è quindi importante non dimenticare di Vivere, Mangiare e Sorridere. 

E’ possibile dimagrire mangiando con gusto, facendo attenzione ad abbinare gli alimenti in modo sano e corretto.

Mettersi a dieta potrebbe persino risultare facile e divertente. Correggere le scorrette abitudini alimentari permette di dimagrire senza rinunciare a qualche sfizio e al gusto, semplicemente imparando ad accostare gli alimenti in modo corretto.

 

La fame è il sintomo naturale del tuo corpo che ha bisogno di più cibo.
Quando abbiamo fame, lo stomaco può “ringhiare” e sentirsi vuoto, oppure potremmo avere mal di testa, irritabilità o incapacità di concentrazione. Tra un pasto e un altro dovrebbero passare diverse ore, ma ciò non succede a tutti per vari motivi:

  1. Troppo presi a contare le calorie non mangiamo abbastanza
  2. Ci tuffiamo in eccessive restrizioni
  3. Trascuriamo troppo i nostri desideri per rispettare regole troppo drastiche.

 

La vera dieta non è restrizione, ma benessere quindi è importante eliminare alcune cattive abitudini:

Fame emotiva o alimentazione emotiva
E’ errato definire di “fame emotiva”, un disturbo alimentare
La medicina ci insegna che episodi emotivi dei pazienti non stimolano la sensazione di fame, ma stimolano il desiderio di assumere tralasciando lo stimolo della fame.
Un’esperienza emotiva può spingere ad assumere cibo e ad utilizzarlo come regolatore emotivo.

E’ quindi corretto parlare di assunzione di cibo emotiva o semplicemente di ALIMENTAZIONE EMOTIVA riferendoci ai momenti in cui si usa il cibo per gestire le emozioni, pur senza percepire la fame.
Inoltre, l’assunzione di cibo in seguito a vissuti emotivi, quando inserita in un contesto di vita naturale e quando non associata a pensieri e/o a comportamenti disfunzionali, non è patologica.

 

 

Abbuffarsi di nascosto

 

Abbuffarsi vuol dire mangiare in un determinato lasso di tempo una quantità di cibo maggiore rispetto a quella che si mangerebbe solitamente nello stesso tempo e avere  la sensazione di perdita di controllo durante l’episodio che solitamente avviene di nascosto.

 

 

Mangiare è correlato agli stati d’ animo che viviamo è quindi importante trovare un equilibrio mentale per potersi alimentare in maniera sana. Abbuffarsi di nascosto è un circolo vizioso che va fermato alla nascita.

E’ importante lavorare su di noi, dobbiamo accettarci e rispettarci, solo così possiamo capire di quanto amore abbiamo bisogno prima di tutto da noi stessi per poi condividere i nostri sentimenti.

 

Rifugiarsi nelle abbuffate di cibo nuoce alla salute e alla psiche che non accetterà ulteriormente il nostro comportamento e le nostre condizioni fisiche.

Amarsi e rispettarsi è la terapia più giusta.

 

Fame notturna

 

La fame nervosa notturna, detta anche sindrome dell’ alimentazione notturna o NES (night eating syndrome) è un problema di cui soffrono o hanno sofferto molte più persone di quanto tu possa pensare. La sindrome da alimentazione notturna è un disturbo dell’ alimentazione che va generalmente a braccetto con altri due problemi: il disturbo dell’ umore e quello del sonno.

L’ incontrollato desiderio di cibo porta, i soggetti che ne soffrono, a fare spuntini frequenti caratterizzati da un esagerato contenuto di calorie.

Le cause di questo problema possono essere diverse:

  • Durante la giornata mangi troppo poco
  • Usi il cibo per affrontare lo stress
  • Soffri di disturbi del sonno
  • E’ diventata abitudine

Tre consigli che potranno aiutarti a risolvere questo disturbo sono:

  • Regolare l’ alimentazione durante il resto della giornata con pasti piccoli, frequenti e senza mai abbuffarsi
  • Bere anziché mangiare di notte
  • Fare un’ attività fisica costante.

Non sempre è facile accettare un dolce offerto.
Non sempre è facile riuscire a mangiare ciò che si desidera.
Non sempre è facile accettarsi per quello che si è.

 

4 segnali che indicano un buon rapporto con il cibo sono:

 

  • godersi il cibo senza pensare d’aver rovinato tutto;
  • aver smesso di contare le calorie;
  • riconoscere il senso di sazietà;
  • accettare il cibo offerto senza sensi di colpa

Persone giuste al nostro fianco e un pizzico di forza di volontà, sono gli ingredienti giusti per riuscire ad avere un rapporto felice con il cibo ed iniziare a goderne…perché il cibo va goduto.

 

 

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SOSTITUIRE IL BURRO NEI DOLCI

3 Dicembre 2022by menochilipiusorrisiadmin0

Come sostituire il burro nei dolci

 

Il burro è un alimento molto utilizzato in cucina sia per ricette dolci che salate.  Nonostante abbia un sapore più gustoso, per intolleranze, specie al lattosio, o per la fatica a digerirlo, o per seguire un’alimentazione vegana o più semplicemente perché si desidera cucinare piatti più leggeri e salutari è ormai frequente la necessità di sostituirlo con altri ingredienti più delicati e digeribili

Se per diversi motivi non puoi utilizzare burro nelle tue ricette è possibile sostituirlo con altri ingredienti senza rinunciare ad un buon risultato.

 

Il burro di arachidi è un ottimo sostituto del burro tradizionale in particolare per i dolci, soprattutto quelli più duri, come biscotti e crostate.

Il dosaggio sarà equivalente a quello indicato nella ricetta

 

 

 

L’ olio extravergine di oliva è particolarmente utilizzato per  sostituire il burro perché è un ingrediente sano e dal gusto molto marcato

Saranno sufficienti 60 g per ogni 100 g di burro

 

 

 

Un’ altra alternativa al burro è lo yogurt: l’ingrediente perfetto per realizzare dolci morbidi e soffici.  Gli intolleranti al lattosio potranno sostituire il burro con lo yogurt di soia.

100 g di burro possono essere sostituiti con 125 g di yogurt.

 

 

 

La ricotta è un ulteriore sostituta del burro ed è possibile aggiunge un pò di latte per renderla più morbida.

A 100 g di burro  corrispondono 125 g di ricotta. 

 

 

 

Un ulteriore alternativa al burro è l’ olio  di semi che con il suo sapore neutro e delicato sarà un degno sostituto del burro.

Sostituite 80 g di olio di semi  per 100 g di burro

 

 

 

 

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CARBOIDRATI A CENA

3 Dicembre 2022by menochilipiusorrisiadmin0

Carboidrati a cena

 

Al contrario di come comunemente si pensa, mangiare carboidrati complessi la sera (in una dieta equilibrata) non fa ingrassare. Non è la tipologia di alimento o il momento della giornata in cui si consuma a fare la differenza, bensì la quantità.

 

Mangiare carboidrati a cena o la sera non fa ingrassare e non fa male, se questi sono assunti nelle corrette quantità richieste dall’organismo.

Dunque, nessun problema per i carboidrati consumati a cena, ovviamente sempre in modo bilanciato rispetto all’ intera giornata.

 

 

 

 

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4 centrifughe per rimettersi in forma

2 Novembre 2022by menochilipiusorrisiadmin0

4 centrifughe per rimettersi in forma

 

 

Centrifuga energizzante con ciliegie, mela verde, ananas e lime è un concentrato

 

Centrifuga diuretica e disintossicante con ananas, pesca, pera e sedano

 

Dissetante con melone, cetriolo, menta e pera

 

Rinfrescante e depurativa con mela, ananas e sedano

 

 

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6 frutti da preferire in caso di gonfiore addominale

14 Ottobre 2022by menochilipiusorrisiadmin0

6 frutti da preferire in caso di gonfiore addominale

 

 

kiwi, arancia, limone, mirtilli rossi, ananas, banana non troppo matura sono frutti ideali per chi soffre di gonfiore addominale. Sono ricchi di fibre vegetali e acqua, assorbono gli zuccheri, migliorano la digestione e il funzionamento intestinale.

 

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AlimentazioneNutrizione e Attività FisicaNutrizione e PsicologiaSalute

Quanti caffè bevi al giorno?

14 Ottobre 2022by menochilipiusorrisiadmin0

SAPEVI CHE IL CAFFE’ HA I SUOI PRO, MA ANCHE I SUOI CONTRO?

 

Tra le molte componenti nutrizionali del caffè, la più nota e studiata è senza dubbio la caffeina, poiché dotata di proprietà importanti, come:
  • l’effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica e su quella biliare (ecco perché si ritiene che un caffè a fine pasto faciliti la digestione);
  • l’effetto tonico e stimolatorio sulla funzionalità cardiaca e nervosa (ecco perché molte persone ne apprezzano l’effetto energetico, utile tra l’altro per non abbioccarsi in seguito ad un lauto pasto);
  • l’effetto lipolitico, cioè favorente il dimagrimento (la caffeina stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico e la termogenesi, aumentando la quantità di calorie bruciate dalla “macchina uomo”);

 

  • l’effetto anoressizzante (il caffè assunto in dosi massicce diminuisce l’appetito).
    NB: Un consumo elevato di caffè, espone l’organismo a diversi rischi:
  • quando è eccessivo, l’effetto stimolatorio sulla secrezione gastrica può causare danni al sistema digerente – per via dell’elevata acidità dei succhi riversati nello stomaco
  • l’effetto tonico e stimolatorio sulla funzionalità cardiaca e nervosa, può rivelarsi dannoso per persone che soffrono di insonnia, vampate di calore ed ipertensione; all’aumentare della dose la caffeina determina tachicardia, sbalzi pressori e tremori anche nelle persone sane;
  •  l’effetto lipolitico, cioè favorente il dimagrimento, è annullato e addirittura ribaltato se al caffè viene aggiunto dello zucchero (+ 20 calorie a cucchiaino) o del latte (+ 10 calorie se il caffè è macchiato);
  •  l’effetto inibitorio sull’assorbimento di calcio e ferro può favorire l’instaurarsi di quadri anemici ed osteoporotici.

 

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6 frutti da limitare se soffri di gonfiore addominale

14 Ottobre 2022by menochilipiusorrisiadmin0
6  FRUTTI DA LIMITARE SE SOFFRI DI GONFIORE ADDOMINALE

 

Il gonfiore addominale è un fastidio dovuto ad alcuni cibi che causano la formazione di gas.

La frutta è un alimento fondamentale per il nostro benessere, ma l’elevato contenuto di zuccheri e fibre possono provocare disagi intestinali e gonfiare la nostra pancia.

Se il fruttosio è eccessivo rispetto alla capacità dell’intestino ad assorbirlo oppure mancano i trasportatori (Glut 5 e 2) il fruttosio viene fermentato dalla flora batterica del colon e provoca gonfiore

 

 

Il gusto della mela è molto importante M𝒆𝒍𝒆, 𝒑𝒆𝒓𝒆, 𝒂𝒏𝒈𝒖𝒓𝒊𝒆 𝒆 𝒎𝒂𝒏𝒈𝒐 sono frutti ad elevato quantitativo di fruttosio, lo zucchero per eccellenza che provoca gonfiore addominale.

 

 

 

 

Composizione di molte varietà di pesche. pesche di frutta fresca.A𝒍𝒃𝒊𝒄𝒐𝒄𝒄𝒉𝒆, 𝒑𝒆𝒔𝒄𝒉𝒆 𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒂 𝒔𝒖𝒄𝒄𝒉𝒊 𝒅𝒊 𝒇𝒓𝒖𝒕𝒕𝒂 𝒆 𝒂 𝒇𝒓𝒖𝒕𝒕𝒂 𝒅𝒊𝒔𝒊𝒅𝒓𝒂𝒕𝒂𝒕𝒂 contengono elevato quantitativo di polioli, zuccheri che causano gonfiore addominale se assunti in quantità eccessiva.

 

 

 

 

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Nutrizione e Attività FisicaNutrizione e Psicologia

Scegliere le uova al supermercato

10 Ottobre 2022by menochilipiusorrisiadmin0

Le Uova, 3 consigli per scegliere quelle giuste

1 – Freschezza, le categorie delle uova

Uovo fresco di pollo.

Un ultimo parametro che prendiamo in considerazione è quello della Freschezza dell’uovo: anche in questo caso le uova vengono classificate in tre categorie in base a quando sono state deposte.

Categoria A Extra: identifica le uova più fresche in assoluto, deposte pochissimi giorni prima della vendita;

Categoria A: sono le uova più comunemente acquistate e che sono state deposte non proprio due giorni prima, ma comunque un numero di giorni accettabile per poterle consumare senza problemi;

Categoria B: non si trovano nei supermercati perché sono state deposte da troppo tempo e potrebbero essere pericolose per l’organismo umano se consumate crude.

 

2 – Allevamento all’aperto

Polli bianchi e marroni nei campi durante il giorno

Le uova che provengono da Allevamento all’aperto o biologico, sono uova  più saporite. Le galline ovaiole che hanno la possibilità di cercare il cibo per conto loro godono di un apporto nutritivo importante, avendo a disposizione numerose erbe e piante spontanee quali la cicoria, il trifoglio, il timo, ma anche insetti, vermi e lombrichi. Esse possono così nutrirsi di piccoli animaletti e fili d’erba come le galline hanno sempre fatto in natura.

 

 

 

3 – Il colore delle uova

Uova fresche in paglia

Non esiste differenza di sapore dovuta al colore: si tratta solo di una questione genetica che dipende dalla razza della gallina e dal colore delle uova dei genitori. Un po’ come ognuno di noi ha gli occhi azzurri, o verdi, o marroni, le galline fanno le uova di colore diverso. Il colore dipende dal fatto che l’utero (la parte dell’apparato riproduttore in cui si crea il guscio dell’uovo) della gallina, mette più o meno pigmenti nel guscio, che apparirà di colore diverso.

 

 

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Nutrizione e Psicologia

4 alimenti per dare la carica al tuo travaglio! #menochilipiùsorrisi

9 Maggio 2022by menochilipiusorrisiadmin0

Molte donne durante il travaglio non hanno alcuna voglia di bere o mangiare: i dolori spesso nascondono la sete e la fame, ma mangiare e bere durante i prodromi è utile per avere la giusta energia e aiutare il corpo a svolgere il faticosissimo compito di far nascere il vostro bambino; ma se per caso il travaglio dovesse iniziare subito in maniera molto intensa non temete: potete bere e mangiare anche durante il travaglio attivo!
Mi raccomando, l’importante però è non cedere alla tentazione di mangiare cibi troppo pesanti. È meglio evitare tutto ciò che è ricco di grassi o di fibre, per non appesantire il tratto digestivo.

Cosa si può mangiare durante il travaglio?
Cibi leggeri, senza cottura quindi facili da portare in sala parto!

I mirtilli: sono frutti poco calorici, ma con un buon contenuto di sali minerali come calcio, fosforo, potassio e magnesio e di vitamine: A, C, E e B-carotene.

Le banane sono ricche di potassio, magnesio e vitamine e risultano, quindi un frutto benefico per proteggere la salute della nostra pelle e di tutto l’organismo.
Le banane, inoltre, rafforzano il sistema nervoso, contribuiscono alla produzione dei globuli bianchi grazie al loro contributo di vitamina B6.

Il parmigiano apporta diverse proprietà benefiche. Tra queste le più note sono:
Dona energia pronta all’uso
Rafforza il sistema immunitario
Aiuta a controllare la pressione sanguigna
È facile da digerire
Promuove il senso di sazietà

Barretta di frutta secca: ottima perché è ricca di fibre e di acidi grassi polinsaturi, come Omega 3 e 6, dalle proprietà antinfiammatorie e fondamentali nella protezione del sistema cardiovascolare. È ricca di vitamine A, E e K, e di sali minerali, come magnesio e potassio.



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Nutrizione e Psicologia

Pro e Contro del sale #menochilipiùsorrisi

9 Maggio 2022by menochilipiusorrisiadmin0

Il sale è un elemento naturale prezioso, oltre che un minerale essenziale per il nostro organismo.
È fondamentale per numerosi meccanismi fisiologici vitali come: la trasmissione degli impulsi nervosi e la regolazione della pressione, l’importante (come in tutto)è non abusarne.

PRO
– Il sale può svolgere anche un ruolo antinfiammatorio a livello gengivale e antisettico, aiutando a combattere alito cattivo e mal di gola: in questo caso si utilizza per fare dei gargarismi dopo essere stato sciolto nell’acqua tiepida.
– Lo si può usare anche per disinfettare ferite interne alla bocca e ascessi.
– Fare un bagno con acqua tiepida in cui è stata sciolta una tazzina di sale, aiuta a scaricare la tensione e lo stress.

CONTRO
Un elevato consumo può portare a sviluppare:
– l’ipertensione arteriosa. Un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa: se soffri di pressione alta o problemi legati alla circolazione devi ridurre o eliminare del tutto il sale dalla dieta, naturalmente dopo aver consultato un medico;
– diversi disturbi cardiovascolari, come malattie del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni, sia per il legame con l’aumento della pressione arteriosa che indipendentemente da questa;
– la ritenzione idrica, aumentando così i problemi di cellulite;
– una maggiore incidenza di tumori dello stomaco, a maggiori perdite urinarie di calcio e, quindi, a un maggiore rischio di osteoporosi.



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