Dimagrire o perdere peso, le differense
Perdere peso vuol dire calare il proprio peso corporeo perdendo liquidi e massa magra (= muscolo) così da avere un fisico tendenzialmente flaccido e mollo nonostante la riduzione delle circonferenze.
Dimagrire significa invece convertire la massa grassa in muscolo (=massa magra).
Se si perdesse 1 kg di grasso e la massa magra aumentasse di 1 kg, la bilancia non segnerebbe alcuna differenza. Da un punto di vista clinico questo è già un risultato perché sta a dire che il peso del grasso si sta trasformando in peso muscolare.
Per capire se stiamo dimagrendo in modo corretto la tradizionale bilancia non basta!
È necessario uno strumento che analizzi la composizione corporea, la Bioimpedenziometria.
La bioimpedenziometria è una tecnica basata sulla resistenza che l’organismo oppone al passaggio di una corrente alternata a frequenze fisse. La resistenza o meglio la bioimpedenza è determinata dalle caratteristiche di conducibilità dei tessuti che compongono il corpo grasso, la massa magra, ecc….
E’ chiaro che l’ obiettivo è dimagrire sostituendo la massa grassa con quella magra ed avere un corpo tonico e sano.
L’amore per se stessi è alla base di ogni cosa è quindi importante non dimenticare di Vivere, Mangiare e Sorridere.
E’ possibile dimagrire mangiando con gusto, facendo attenzione ad abbinare gli alimenti in modo sano e corretto.
Mettersi a dieta potrebbe persino risultare facile e divertente. Correggere le scorrette abitudini alimentari permette di dimagrire senza rinunciare a qualche sfizio e al gusto, semplicemente imparando ad accostare gli alimenti in modo corretto.
La fame è il sintomo naturale del tuo corpo che ha bisogno di più cibo.
Quando abbiamo fame, lo stomaco può “ringhiare” e sentirsi vuoto, oppure potremmo avere mal di testa, irritabilità o incapacità di concentrazione. Tra un pasto e un altro dovrebbero passare diverse ore, ma ciò non succede a tutti per vari motivi:
- Troppo presi a contare le calorie non mangiamo abbastanza
- Ci tuffiamo in eccessive restrizioni
- Trascuriamo troppo i nostri desideri per rispettare regole troppo drastiche.
La vera dieta non è restrizione, ma benessere quindi è importante eliminare alcune cattive abitudini:
Fame emotiva o alimentazione emotiva
E’ errato definire di “fame emotiva”, un disturbo alimentare
La medicina ci insegna che episodi emotivi dei pazienti non stimolano la sensazione di fame, ma stimolano il desiderio di assumere tralasciando lo stimolo della fame.
Un’esperienza emotiva può spingere ad assumere cibo e ad utilizzarlo come regolatore emotivo.
E’ quindi corretto parlare di assunzione di cibo emotiva o semplicemente di ALIMENTAZIONE EMOTIVA riferendoci ai momenti in cui si usa il cibo per gestire le emozioni, pur senza percepire la fame.
Inoltre, l’assunzione di cibo in seguito a vissuti emotivi, quando inserita in un contesto di vita naturale e quando non associata a pensieri e/o a comportamenti disfunzionali, non è patologica.
Abbuffarsi di nascosto
Abbuffarsi vuol dire mangiare in un determinato lasso di tempo una quantità di cibo maggiore rispetto a quella che si mangerebbe solitamente nello stesso tempo e avere la sensazione di perdita di controllo durante l’episodio che solitamente avviene di nascosto.
Mangiare è correlato agli stati d’ animo che viviamo è quindi importante trovare un equilibrio mentale per potersi alimentare in maniera sana. Abbuffarsi di nascosto è un circolo vizioso che va fermato alla nascita.
E’ importante lavorare su di noi, dobbiamo accettarci e rispettarci, solo così possiamo capire di quanto amore abbiamo bisogno prima di tutto da noi stessi per poi condividere i nostri sentimenti.
Rifugiarsi nelle abbuffate di cibo nuoce alla salute e alla psiche che non accetterà ulteriormente il nostro comportamento e le nostre condizioni fisiche.
Amarsi e rispettarsi è la terapia più giusta.
Fame notturna
La fame nervosa notturna, detta anche sindrome dell’ alimentazione notturna o NES (night eating syndrome) è un problema di cui soffrono o hanno sofferto molte più persone di quanto tu possa pensare. La sindrome da alimentazione notturna è un disturbo dell’ alimentazione che va generalmente a braccetto con altri due problemi: il disturbo dell’ umore e quello del sonno.
L’ incontrollato desiderio di cibo porta, i soggetti che ne soffrono, a fare spuntini frequenti caratterizzati da un esagerato contenuto di calorie.
Le cause di questo problema possono essere diverse:
- Durante la giornata mangi troppo poco
- Usi il cibo per affrontare lo stress
- Soffri di disturbi del sonno
- E’ diventata abitudine
Tre consigli che potranno aiutarti a risolvere questo disturbo sono:
- Regolare l’ alimentazione durante il resto della giornata con pasti piccoli, frequenti e senza mai abbuffarsi
- Bere anziché mangiare di notte
- Fare un’ attività fisica costante.
Non sempre è facile accettare un dolce offerto.
Non sempre è facile riuscire a mangiare ciò che si desidera.
Non sempre è facile accettarsi per quello che si è.
4 segnali che indicano un buon rapporto con il cibo sono:
- godersi il cibo senza pensare d’aver rovinato tutto;
- aver smesso di contare le calorie;
- riconoscere il senso di sazietà;
- accettare il cibo offerto senza sensi di colpa
Persone giuste al nostro fianco e un pizzico di forza di volontà, sono gli ingredienti giusti per riuscire ad avere un rapporto felice con il cibo ed iniziare a goderne…perché il cibo va goduto.
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10 Ottobre 2024 — by naufal