latte parzialmente scremato

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Da bambini, la colazione era latte e biscotti, la merenda un bicchiere di latte freddo con pane e marmellata, il rimedio per l’insonnia un bel bicchiere di latte caldo col miele: insomma, il latte era una presenza costante.

Dal punto di vista calorico, i valori nutrizionali sono influenzati dal contenuto lipidico del latte. Un quantitativo di 100 ml di latte intero contiene 64 kcal, 4,9 g di carboidrati, 3,3 g di proteine e 3,6 g di grassi.
La stessa quantità di latte parzialmente scremato contiene 46 kcal, sempre 4,9 g di carboidrati, ma 3,5 g di proteine a fronte di solo 1,5 g di lipidi.
Il latte scremato apporta, invece, quasi la metà delle calorie del latte intero (36 kcal rispetto alle 64 kcal del latte intero), la stessa quantità di carboidrati e proteine del latte parzialmente scremato (rispettivamente 4,9 g e 3,5 g), ma solo 0,5 g di grassi.

Per legge il “latte” è solo quello vaccino. Se l’alimento proviene da animali diversi, va specificata l’origine: sull’etichetta troverete quindi latte di capra, di asina, di pecora, di bufala…
Capitolo a parte per i latti vegetali, ovvero bevande derivate da cereali o noci che ricordano il latte vaccino. Una sentenza dell’estate 2017 ha, infatti, determinato che non è più possibile denominare “latte” queste bevande, anche se il nome resta d’uso comune.


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